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4 Marzo 2023
Ultima modifica: 4 Marzo 2023 ore 17:32

Sandra Sabattini. Chiamata a vivere con Gesù povero

Come ha vissuto la povertà Sandra? Dal mondo interiore della giovane beata, motivazioni e consigli su misura per chi non si accontenta di avere un'esistenza anonima.
Sandra Sabattini. Chiamata a vivere con Gesù povero
Foto di un dipinto di Ivo Milazzo
Sentiva di essere chiamata a vivere con Gesù povero e servo in ogni attimo della sua vita. Povera da se stessa, povera anche del suo tempo, per essere libera di amare.
«Come sopportare che un terzo dell’umanità muore di fame, mentre io conservo la mia sicurezza e stabilità economica? Facendo così, sarò un buon cristiano, ma non certamente un santo ed oggi c’è inflazione di buoni cristiani, mentre il mondo ha bisogno di santi». Così scriveva a 21 anni ne Il Diario di Sandra, Sempre Editore

Ci sono degli episodi della vita della giovane Beata Sandra Sabattini che mettono in evidenza la sua volontà di essere distaccata dai beni materiali, dalla vanità personale per condividere tutto ciò che ha con i poveri a imitazione di Cristo povero e servo.  Il fatto è che per lei non è mai abbastanza.

Sandra povera a imitazione di Cristo

Ogni occasione è buona per mettersi alla prova. Come quella volta che lo zio, tornando da un viaggio, le regala un bel giacchetto, per poi vederlo indosso ad un povero bisognoso.  
Lei vuole vivere in povertà, vuole essere povera, per essere sempre più vicina al Signore. Scrive il 13.3.1977 nel suo Diario:

I ricchi sono prigionieri della loro vanità, dell'orgoglio. Ciò che mi ha colpito del Signore è la sua povertà
Sandra Sabattini

La sua povertà è intesa anche come distacco dal bene prezioso che è il proprio tempo. Dal Diario, 25. 8.1982: 

Sono chiamata a vivere con Gesù povero e servo in ogni attimo dei miei giorni; e a vivere sfruttando pienamente tutto il tempo e le occasioni di amare che mi dona
Sandra Sabattini

Cosa vuola fare Sandra? La Sua volontà

La ricerca di radicalità è chiara. «Gesù poteva essere ricco, no, volle essere povero per partecipare alla limitazione universale dei poveri, per sopportare la mancanza di qualcosa, per soffrire nella sua carne la dura realtà che pesa sull’uomo che cerca il suo pane, e nel suo spirito l’instabilità perenne di chi non possiede. Povertà è povertà, e non è sufficiente fare il voto di povertà per essere poveri in spirito». (4.3.1983)

Per lei povertà di chi vuole vivere nello straordinario spirito di Gesù è anche non essere attaccata in modo possessivo e gratificante alle cose, ma anche alle persone. È terminata l'estate e deve lasciare la Comunità Terapeutica di Trarivi in cui ha fatto volontariato per riprendere gli studi in Medicina all'Università di Bologna. Scrive il 30.9.1983

È arrivato il momento di fare le valigie (quante volte le ho fatte nella mia vita?). È un modo povero di far le valigie: non è fuggire o che altro, ma è cercar di vivere la Tua volontà («questo è scritto di me nel rotolo del libro, Signore: fare la tua volontà»)
Sandra Sabattini