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4 Gennaio 2023
Ultima modifica: 4 Gennaio 2023 ore 08:09

Sempre Magazine 2023, meno carta più notizie

Da gennaio di quest'anno il periodico fondato da don Benzi si presenta in veste "light": una scelta economica ma anche ecologica
Sempre Magazine 2023, meno carta più notizie
Foto di Alessio Zamboni
Sessantaquattro pagine di notizie, storie, "visioni", immagini e tante rubriche utili per agire in maniera consapevole sul piano sociale, educativo, spirituale.
Sfogliando il numero 1/2023 di Sempre Magazine - il periodico fondato da don Oreste Benzi - ci si accorge subito che qualcosa è cambiato. Da quando è iniziata la guerra in Ucraina – anzi, in verità già da prima – il costo di produzione dei giornali è salito, in particolare è aumentato in maniera significativa il costo della carta. Così, per non aumentarne il prezzo del giornale, abbiamo pensato di renderlo più leggero, scegliendo una carta dalla grammatura più bassa e una rilegatura più sobria.
Una scelta dovuta a ragioni economiche ma anche in linea con la transizione ecologica in atto: già da anni tutte le nostre pubblicazioni sono stampate su carta certificata FSC, proveniente cioè da fonti gestite in maniera responsabile, ma sicuramente la riduzione della quantità di carta utilizzata è la prima scelta da fare. Tanto più che, con alcuni accorgimenti nell'impaginazione, siamo riusciti a farlo senza ridurre il numero di storie e notizie da raccontare, che anzi è in continuo aumento grazie all'integrazione tra il magazine cartaceo e la versione digitale che state leggendo.
Ciò che non abbiamo penalizzato sono i contenuti, e siamo certi che, sfogliando il giornale, apprezzerete la selezione di notizie, storie, suggerimenti che abbiamo scelto per iniziare assieme questo nuovo anno.
 
Partiamo, insolitamente, da un fatto negativo: il dilagare delle baby gang. Ci ha colpito un report uscito alla fine dello scorso anno, che a nostro giudizio non va sottovalutato. Le forze di Polizia sono concordi nel dire che la repressione da sola non basta, mentre è necessario un intervento di rete che si metta in ascolto dei giovani e offra loro degli spazi di aggregazione positiva, come sottolinea Ramonda nell’Editoriale.

Una rete è necessaria anche per trovare la strada che conduce alla pace. Il 24 febbraio sarà trascorso un anno dal giorno in cui i carri armati russi hanno varcato il confine ucraino. Chi è aggredito ha il diritto di difendersi e non va lasciato solo. Ma mentre gli Stati amici si limitano a inviare armi, 180 organizzazioni si sono riunite nella rete Stop the war now per tessere relazioni di pace mettendosi a fianco di chi la guerra la subisce. In una intervista al coordinatore dell'iniziativa, Gianpiero Cofano, vi raccontiamo come è nata questa collaborazione, cosa è stato fatto in questo primo anno di attività e i nuovi progetti in corso.
 
Ha suscitato un intenso dibattito la legge della regione Piemonte che punta ad “allontamenti zero” per i minori che vivono disagi familiari. Il vero obiettivo per chi ha cuore i bambini dovrebbe essere piuttosto “maltrattamenti zero”, precisa Alessia Rossato, esperta di affido. Vi invitiamo a leggere l’intervista.

Per capire il sociale occorre approfondire, incontrare i protagonisti, raccogliere le loro storie, consultare le opinioni di chi è in prima linea per costruire un mondo più giusto e solidale.
È quello che continueremo a fare assieme anche quest’anno.

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