Topic:
31 Ottobre 2022

Siate santi!

La santità è un percorso da proporre a tutti?
Siate santi!
Foto di Riccardo Ghinelli
Don Benzi lo ripeteva spesso: «Siate santi!». Ma chi sono i santi? Sicuramente non sono persone da mettere sull'altare, lontani dalla nostra vita quotidiana. Sono esempi che ciascuno di noi può seguire, perché tutti siamo chiamati ad essere operatori di pace, di giustizia, di non violenza, di perdono.
La notte tra il primo e due novembre di 15 anni fa chiudeva gli occhi a questa terra il servo di Dio don Oreste Benzi che ha “consumato” la vita nel portare la buona novella del Vangelo ai piccoli, ai poveri, agli ultimi, dando una famiglia a chi ne era privo, facendo della Parola del Signore il cuore della sua giornata, con l’Eucarestia vero rendimento di grazie al buon Dio per tutti i suoi benefici. 
Anche Pane Quotidiano è frutto del suo amore per il popolo santo di Dio, per la Chiesa affinché si aprisse alle periferie per portare l’amore misericordioso di Gesù. 
«Siate santi», ci diceva don Oreste, e «siamo fratelli di martiri», come suor Luisa assassinata in Haiti mentre dava la vita per i bambini orfani, che ha seguito l’Agnello fino allo spargimento del sangue.

Santità: una chiamata per tutti

Quale grande amore ci ha dato il Padre chiamandoci ad essere operatori di pace, di giustizia, di non violenza, di perdono. 
Come compagni di viaggio cerchiamo il volto di Dio; nell’esperienza della preghiera personale e comunitaria, pieni di speranza cerchiamo la luce della vita nel Signore. 
Aperti alla vita eterna siamo pienamente impegnati in questo mondo perché ognuno abbia il necessario per vivere, la dignità del lavoro e delle cure, sempre attenti ai bisogni della povera gente, consapevoli che ogni difficoltà incontrata non ci toglie la fiducia nella Provvidenza, sapendo che «nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto». 
Consolati dalla Parola di Dio vogliamo consolare chi è nell’afflizione sapendo che l’uomo non è il suo errore e ognuno può ritornare a fare il bene se sostenuto nel cammino. 
 
In questo tempo di guerre presenti in tutto il mondo ci sprona la parola del profeta Isaia: «Spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri, delle loro lance faranno falci; una nazione non alzerà più la spada contro un’altra nazione, non impareranno più l’arte della guerra. Casa di Giacobbe, venite, camminiamo nella luce del Signore.
Il lupo dimorerà insieme con l’agnello; il leopardo si sdraierà accanto al capretto; il vitello e il leoncello pascoleranno insieme e un piccolo fanciullo li guiderà.
La mucca e l’orsa pascoleranno insieme; i loro piccoli si sdraieranno insieme. Il leone si ciberà di paglia, come il bue.
Il lattante si trastullerà sulla buca della vipera; il bambino metterà la mano nel covo del serpente velenoso.»

Siamo in un tempo di vigilanza e di preghiera

Chiediamo con insistenza il dono dello Spirito Santo per avere la sapienza e l’intelligenza di gustare le cose di Dio e provare gli stessi sentimenti di Cristo Gesù nei confronti dei fratelli e sorelle, delle persone con cui lavoriamo e viviamo. 
Per questo chiediamo il dono della conversione, nella sobrietà e vigilanza.
Con il tempo di Avvento diciamo agli smarriti di cuore: «Coraggio, non temete! Ecco il vostro Dio,  egli viene a salvarvi. Si apriranno gli occhi dei ciechi e si schiuderanno gli orecchi dei sordi. Lo zoppo salterà come un cervo, griderà di gioia la lingua del muto.»
 
Vogliamo scegliere qualche momento di preghiera nella giornata in mezzo alle mille attività, forse solo dieci minuti ma con costanza e fedeltà: questo dà modo a Dio di plasmarci a sua immagine. 
Come Maria e Giuseppe vogliamo accogliere Gesù che viene, che nasce in mezzo a noi, vogliamo sperimentare che Dio è in mezzo a noi. 
Prorompiamo in canti di gioia perché il Salvatore Gesù ci prende per mano. Il Verbo si è fatto carne ed è venuto ad abitare in mezzo a noi. Meraviglia del Natale che coinvolge tutti per una testimonianza credibile al mondo intero. 
Ci auguriamo con le parole di san Paolo un felice cammino: «Fratelli, scelti da Dio, santi e amati, rivestitevi di sentimenti di tenerezza, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di magnanimità, sopportandovi a vicenda e perdonandovi gli uni gli altri».