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7 Aprile 2022
Ultima modifica: 6 Maggio 2022 ore 14:53

Spiritualità Rom. Un Dio, una terra per tutti

8 aprile: Giornata internazionale dei rom, sinti e camminanti. Un'occasione per accostarsi a questo popolo affascinante e controverso.
Spiritualità Rom. Un Dio, una terra per tutti
Foto di Trofimov Semion Pavlovich-Adobe Stock Photo
È uscito con Sempre Editore un libro che raccoglie testimonianze e una ricerca sulla spiritualità rom. Per scoprire alcune caratteristiche vitali di questo popolo in cui la religione è parte stessa della vita
È possibile accostarsi al popolo rom? È possibile leggerne l’originale carisma spirituale? L’ha fatto Chiara Vitale, che da diversi anni vive un rapporto di amicizia con questo popolo, e in un libro acquistabile anche online racconta come ha scoperto i tesori nascosti nella loro spiritualità.
 
«Il libro – spiega l’autrice – si suddivide in quattro parti secondo i colori della bandiera rom, che evidenziano il loro legame con la natura. Il primo capitolo richiama il colore trasparente del vento che sventola la bandiera. Il secondo capitolo prende il colore verde del prato e si scoprono forti testimonianze nel mondo e anche tante vocazioni religiose tra i Rom: frati, suore, sacerdoti, ecc. Il terzo capitolo prende il colore rosso della ruota del carro, riferito al sangue del martirio e dell’olocausto. Il quarto capitolo prende il colore celeste del cielo, per la capacità di guardare sempre oltre, in una fiduciosa attesa di Dio.»
 
Come è nata l’idea di questo libro?
«Mi è stata proposta dal relatore della tesi di baccalaureato in teologia, non appena ha saputo che vivo l’amicizia con alcune famiglie rom di Rimini. L’intento era di tracciare una sorta di teologia gitana, in quanto i rom sono maestri di fede, di una fede spesso nascosta, tutta da scoprire.»
 
La prima cosa che ci insegnano?
«I Rom ci insegnano a fare festa, già su questa terra, anche in mezzo a mille ostacoli.»
 
La loro vita è sempre una festa?
«Non nel senso mondano del termine. Dal lavoro di ricerca è emerso come anche il martirio e la capacità di resistere per un bene più grande, facciano parte della storia del popolo rom, della sua identità.»
 
Perché chiedono sempre tutto?
«Il loro chiedere, spesso incompreso, è parte costitutiva della loro identità per la forte consapevolezza che dipendiamo da un Altro. Il chiedere è un attendere, nel senso di tendere a… Dio. Per loro, tutto è dono, e quindi tutto può essere donato per un bene più grande, anche la vita.»
 
C’è un po’ di diffidenza nell’accostare il popolo rom alle virtù cristiane. Il pensiero va ai furti. Come vivono il loro essere cristiani?
«Tante volte senza saperlo, e senza neanche conoscere Cristo, i Rom vivono i valori più alti della fede cristiana: la pace, l’amore per la famiglia, la gratuità, la fiducia nella Provvidenza, la preghiera di affidamento, l’ospitalità, il perdono. La spiritualità rom è una spiritualità incarnata: ascoltare il cuore è una priorità. La loro spiritualità va oltre la religione a cui aderiscono. Alla base c’è una spiritualità del cuore, vissuta nel contatto diretto e personale con Dio e nei legami forti nella famiglia e con gli amici. Ne danno una coraggiosa testimonianza i primi Beati rom: Zeffirino ed Emilia. I Rom ci richiamano ad essere testimoni autentici.»
 
A chi volevi rivolgerti quando hai pensato di pubblicare il libro?
«In particolare a chi fa parte della Chiesa e si aspetta un cambiamento profondo da questo nuovo cammino sinodale. I Rom sono persone “di cuore”, e proprio per questo rifiutano ogni formalità ed esteriorità. È necessaria un’evangelizzazione reciproca tra popoli diversi; non sentirsi superiori o inferiori. La Chiesa è chiamata ad essere “nomade” tra i nomadi, camminando al fianco di ognuno, per fare spazio a nuovi valori che scopriamo attraverso i popoli di culture diverse.»

Chi è Chiara Vitale, autrice del libro Spiritualità rom

 
Chiara Vitale, nasce nel 1975 a Palermo. Mentre esercita la professione di Ingegnere, si trasferisce a Rimini dopo aver conosciuto don Oreste Benzi, e nel 2004 entra a far parte della Comunità Papa Giovanni XXIII. Fin da subito i Rom diventano i suoi compagni di viaggio. Nel 2015 si consacra con i voti di verginità, povertà e obbedienza. Consegue la laurea triennale all’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Rimini, dalla cui tesi si pubblica il primo libro “Scoprirsi divini per rimanere umani”. E successivamente consegue il Baccalaureato in Teologia presso l’Università di Bologna, dalla cui tesi finale nasce questo libro.