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24 Ottobre 2022
Ultima modifica: 30 Maggio 2023 ore 18:22

Storie con le righe storte

Ferite come feritoie
Storie con le righe storte
Esce un libro che - attraverso le fiabe inventate da ragazzi e ragazze in percorso terapeutico - parla di mostri, animali parlanti e personaggi immaginari, e di ferite, che possono essere raccontate con metafore che aiutano a curarle.

«Il libro è una raccolta di racconti nati in un contesto particolare: la Comunità Terapeutica per il recupero dalle dipendenze di Villafranca a Forlì.  Le storie presenti nel libro parlano di tante cose ma, più di tutte, ci raccontano delle ferite dei protagonisti». A raccontarlo è Marco Brambini, educatore che conduce percorsi teatrali con ragazzi diversamente abili, tossicodipendenti in fase di recupero e bambini disagiati, ed è autore del libro Storie con le righe storte. Ferite come feritoie.

Come nasce questo libro?

«L'idea del libro nasce durante il periodo pandemico. In quel periodo laboratori e spettacoli non se ne possono fare, quindi ci ritroviamo in un pomeriggio di pioggia seduti sui divani con le mascherine indosso. Metto una sedia nel mezzo del salotto e dico: “Chi vuole può sedersi qui, togliere la mascherina e raccontare qualcosa di sé in terza persona, fingendo di essere qualcun altro che vi racconta”. A quel punto Nemì si alza dal divano, va a sedersi sulla sedia e comincia a raccontare episodi della sua vita talmente tremendi da farmi dubitare di aver proposto una cosa giusta. Invece, incoraggiati dall'apparente facilità con cui Nemì si è raccontata in terza persona, anche gli altri fanno lo stesso, quasi fosse una gara a chi ne ha subite di più. Torno a casa talmente appesantito che per una settimana mi chiedo cosa poterne fare di tutto quello che mi hanno regalato».

E poi come diventa un libro?

«La settimana successiva faccio la proposta: "Vi va di trasformare quello che mi avete raccontato in storie e magari ci scriviamo pure un libro?”
Porto allora lo schema del viaggio dell'eroe, una struttura narrativa a tappe che serve a costruire bene le storie, lo impariamo e iniziamo a lavorare. In quattro mesi di scritture e revisioni, escono questi nove racconti. In seguito abbiamo fatto anche un laboratorio di disegno e in altrettanti quattro mesi sono uscite le illustrazioni delle storie che per me sono bellissime».

A che tipo di lettore avete pensato?

«Ci abbiamo messo un po’ a capire che target potesse avere questo libro: alcune storie possono essere lette ai bambini, ci abbiamo provato con ottimi risultati; altre penso siano godibili a lettori adolescenti, di sicuro l'intero volume può interessare gli addetti ai lavori e chiunque voglia capirne di più sul mondo delle dipendenze, cause e rimedi. Non è un approfondimento, ma un punto di vista privilegiato. Direi, per concludere, che si rivolge a tutti, quasi come il monopoli».

Il cammello, la principessa, il bradipo… hanno trovato la loro strada?

«Ai futuri lettori farà sicuramente piacere sapere che Teo il cammello con una gobba soltanto svolge il servizio civile e si sta per iscrivere al conservatorio. Antigona la principessa coraggiosa vive coi suoi tre splendidi bambini mentre si conquista la propria autonomia. Randi il gabbiano fa il cameriere nella sua Rimini per i turisti della riviera. Il bradipo Asperidone lavora come operatore socio sanitario in una struttura per anziani, ed insieme agli altri veri protagonisti dei racconti combattono e conquistano ogni giorno di più pezzetti di una vita nuova, piena e autonoma».

Come acquistare il libro

Storie con le righe storte può essere acquistato in libreria, o direttamente online presso lo Shop Apg23 oppure telefonando all'editore (044225174).