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31 Agosto 2020
Ultima modifica: 1 Settembre 2021 ore 09:17

Tempo del creato 2020, al via le iniziative

Una preghiera ecumenica che coinvolge i cristiani di tutto il mondo
Tempo del creato 2020, al via le iniziative
Foto di Zac Durant
Si inizia il 1° settembre con la Giornata di preghiera per la cura del creato e si termina il 4 ottobre con la festa del santo di Assisi. Un momento decisivo, dice Papa Francesco, per salvare la "casa comune"
Nell’anno dedicato all'enciclica Laudato si', proclamato da papa Francesco per sottolineare l’importanza e l’urgenza di curare la "casa comune", si celebra il Tempo del Creato (dal 1 settembre al 4 ottobre 2020), il cui tema è proprio quello del “Giubileo della Terra”. 
Il Tempo del Creato inizia il 1 settembre, Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato, e termina il 4 ottobre, festa di San Francesco d’Assisi, patrono dell’ecologia amato da molte confessioni cristiane.
Papa Francesco ha invitato tutta la Chiesa ad unirsi in preghiera con le parole già espresse più volte e in maniera sempre più forte: «Questo è il tempo per riabituarci a pregare a contatto con la natura ... per riflettere sui nostri stili di vita ... per intraprendere azioni profetiche ... orientare il pianeta verso la vita, anziché incontro alla morte.»

Tempo del creato: una iniziativa ecumenica

Il Tempo del Creato è soprattutto un periodo ecumenico forte, un momento per rinnovare la relazione con il Creatore e tutto il creato attraverso la celebrazione, la conversione e l’impegno concreto. Durante questo tempo, si agisce come unica famiglia ecumenica nella preghiera e nell’azione per la casa comune.
Il Patriarca ecumenico Dimitrios I nel 1989 ha proclamato, per gli ortodossi, il 1° settembre giornata di preghiera per il creato. In effetti, l’anno liturgico della Chiesa ortodossa inizia quel giorno con una commemorazione di come Dio creò il mondo.
Il Consiglio Mondiale delle Chiese ha contribuito a rendere speciale questo tempo, prolungando la celebrazione dal 1 settembre al 4 ottobre.
Seguendo la guida del Patriarca ecumenico Dimitrios I e del Consiglio Mondiale delle Chiese, i cristiani di tutto il mondo hanno abbracciato questo tempo come parte integrante del proprio calendario annuale. 
Papa Francesco lo ha accolto nella Chiesa cattolica romana e reso ufficiale nel 2015, legandolo all’Enciclica Laudato si'.
Nel messaggio dei Vescovi per la 15a Giornata nazionale per la custodia del creato, campeggia la frase della lettera di San Paolo apostolo a Tito: «Vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà (Tn 2,12). Per nuovi stili di vita.»
Quest’anno la celebrazione nazionale organizzata dalla CEI sarà ospitata dalla diocesi di Ferrara-Comacchio e si svolgerà domenica 6 settembre 2020.
Stupenda la Preghiera per il Tempo del creato che accompagnerà la riflessione personale e comunitaria

Dove trovare le iniziative collegate al "Tempo del Creato"

Tutte le informazioni sui momenti del Tempo del Creato e sulle iniziative delle tante organizzazioni che ne sono partner, sono presenti sul sito ufficiale curato dal Movimento cattolico mondiale per il clima.
Anche la Comunità Papa Giovanni XXIII ha scelto di essere partner del Tempo del Creato con una serie di iniziative di preghiera e di azioni, che si possono seguire a questo indirizzo web.

Papa Francesco: un momento decisivo per l'umanità

Il Tempo del Creato arriva in un tempo che Papa Francesco evidenzia come decisivo per l’umanità, a pochi mesi dalla convocazione dei giovani per The economy of Francesco, con «un'economia malata frutto di una crescita economica iniqua», in cui «pochi ricchissimi» - «un gruppetto» - «possiedono più di tutto il resto dell’umanità».
Questo modello di crescita economica sembra indifferente ai danni inflitti al creato, con conseguenze «gravi e irreversibili» come perdita della biodiversità, cambiamenti climatici, distruzione delle foreste tropicali.
«Siamo vicini - avverte ancora - a superare molti dei limiti del nostro meraviglioso pianeta».
Disuguaglianze sociali e degrado ambientale hanno «la stessa radice»: il peccato di «voler possedere e dominare i fratelli e le sorelle, la natura e lo stesso Dio».