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19 Novembre 2020
Ultima modifica: 20 Novembre 2020 ore 19:17

Economy of Francesco: come partecipare

Dal 19 al 21 novembre giovani economisti e change makers di tutto il mondo progettano una nuova economia. Si può seguire l'evento in 5 lingue. I temi e i link per accedere.
Economy of Francesco: come partecipare
Foto di Caterina Balocco
Di fronte a un'economia che ammala il pianeta e alimenta esclusione sociale e ingiustizie, Papa Francesco punta sui giovani per innescare un cambiamento. 17 giovani della Comunità Papa Giovanni XXIII portano una proposta: l'economia di condivisione.

Ci siamo: dopo mesi di preparazione inizia oggi pomeriggio l'evento The Economy of Francesco in cui il Santo Padre invita giovani economisti, imprenditori e change-makers di tutto il mondo ad Assisi - sia pure virtualmente - dal 19 al 21 novembre 2020 per progettare un cambiamento radicale nel modo di concepire l'economia.
Ancora una volta sorprende la cura del Santo Padre per il futuro del pianeta e punta sui giovani per trovare nuove formule, per fare «un patto per cambiare l’attuale economia e dare un’anima all’economia di domani». 

Un evento in modalità on line: ecco come partecipare

Nonostante l’emergenza pandemica, l’evento non perde il suo fascino ed il Santo Padre, con il supporto del comitato organizzatore, ha deciso di celebrare l'evento internazionale interamente in modalità online, con dirette e collegamenti streaming con tutti gli iscritti e i relatori, confermando anche la sua partecipazione “virtuale”.

L'appuntamento mondiale, fanno sapere gli organizzatori, si svolge oggi dalle 14 alle 18 nello streaming pubblico dal canale YouTube (troveremo attivo il link sul sito ufficiale www.francescoeconomy.org poco prima dell'inizio). Si potrà seguire l'evento in più lingue, scegliendo tra inglese, francese, italiano, spagnolo, portoghese.
Sono previsti incontri riservati per i giovani che hanno lavorato finora nei vari "villaggi tematici", mentre tutti possono seguire i momenti in plenaria che saranno trasmessi pubblicamente.
Si può seguire l'evento anche dal sito www.apg23.org e dalla pagina FB della Comunità Papa Giovanni XXIII.
 
A questo link il programma aggiornato
 
Mentre qui trovate tutti gli speakers in dialogo, a supporto dei giovani

Oltre a quanto previsto nel programma delle 4 ore, per ciascuno dei 3 giorni ci sarà anche una "Maratona": una sorta di viaggio per il mondo, dalle ore 18 di venerdì 20 novembre fino alle ore 13.00 di sabato 21 novembre con «presentazioni, esperienze, riflessioni, folklore, ecc...entrando nelle culture, nel ritmo e nelle sfide di alcuni paesi come Spagna, Brasile, Argentina, Colombia, Messico, Nigeria, Filippine, Ucraina, Portogallo, Camerun, India, Corea del Sud, Sri Lanka, Italia, Stati Uniti, Peru, Cile ed altri». 
 

L’invito del Papa per un'economia di condivisione

Nel messaggio del Santo Padre per l’appuntamento di Assisioriginariamente previsto per marzo 2020 e poi rimandato a causa della pandemia da Covid 19 - ci sono espressioni molto intense e chiare: «Oggi più che mai tutto è intimamente connesso e la salvaguardia dell’ambiente non può essere disgiunta dalla giustizia verso i poveri e dalla soluzione dei problemi strutturali dell’economia mondiale. Occorre pertanto correggere i modelli di crescita incapaci di garantire il rispetto dell’ambiente, l’accoglienza della vita, la cura della famiglia, l’equità sociale, la dignità dei lavoratori, i diritti delle generazioni future. Purtroppo resta ancora inascoltato l’appello a prendere coscienza della gravità dei problemi e soprattutto a mettere in atto un modello economico nuovo, frutto di una cultura della comunione, basato sulla fraternità e sull’equità».

Raccoglitore di cacao
Foto di Elias Shariff Falla Mardini

L'appello ai giovani: «Siate protagonisti del cambiamento»

«Carissimi giovani - prosegue Papa Francesco - io so che voi siete capaci di ascoltare col cuore le grida sempre più angoscianti della terra e dei suoi poveri in cerca di aiuto e di responsabilità, cioè di qualcuno che “risponda” e non si volga dall’altra parte. Se ascoltate il vostro cuore, vi sentirete portatori di una cultura coraggiosa e non avrete paura di rischiare e di impegnarvi nella costruzione di una nuova società. Gesù risorto è la nostra forza! Come vi ho detto a Panama e scritto nell’Esortazione apostolica postsinodale Christus vivit: "Per favore, non lasciate che altri siano protagonisti del cambiamento! Voi siete quelli che hanno il futuro! Attraverso di voi entra il futuro nel mondo. A voi chiedo anche di essere protagonisti di questo cambiamento. […] Vi chiedo di essere costruttori del mondo, di mettervi al lavoro per un mondo migliore" (n. 174).»

Combattere la cultura dello scarto 

«Le vostre università, le vostre imprese, le vostre organizzazioni - sottolinea ancora il Papa - sono cantieri di speranza per costruire altri modi di intendere l’economia e il progresso, per combattere la cultura dello scarto, per dare voce a chi non ne ha, per proporre nuovi stili di vita. Finché il nostro sistema economico-sociale produrrà ancora una vittima e ci sarà una sola persona scartata, non ci potrà essere la festa della fraternità universale».

Il messaggio di Papa Francesco ci fa incamminare verso un nuovo modello economico: l’Economia di condivisione è una scelta necessaria, basata sulla fraternità e sull’equità.

Cosa accomuna i percorsi che guardano a nuove forme di Economia?

Ecco i principali:
  • La Prophetic Economy lanciata dal Movimento dei Focolari, che propugna l’Economia di Comunione, intorno alla crisi ecologica e sociale, ai cambiamenti climatici, all'aumento della disuguaglianza ed all’affermazione di strutture economiche ingiuste.  

    Convegno su Prophetic Economy
    1-4 novembre 2018: Prophetic Economy, un convegno per parlare dell’economia solidale, che rispetta la dignità delle persone e anche il pianeta

  • L’Economia civile promossa da Next – Nuove economie, che parte dalla consapevolezza che un'economia capace di mettere al centro l'uomo, la sua capacità di scegliere responsabilmente, la tutela del pianeta, non siano piú temi d'accademia o da circoli, ma la premessa di un'azione sempre più diffusa e comune.  

  • L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU. Essa ingloba 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile - Sustainable Development Goals, SDGs - in un grande programma d’azione per un totale di 169 ‘target’ o traguardi. L’avvio ufficiale degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile ha coinciso con l’inizio del 2016, guidando il mondo sulla strada da percorrere nell’arco dei prossimi 15 anni: i Paesi, infatti, si sono impegnati a raggiungerli entro il 2030. Scoprilo su: http://festivalsvilupposostenibile.it/

L’idea comune è quella di ripartire dal cuore dell’uomo, di consentire ad ogni persona di dare un contributo al proprio territorio ed alla propria Comunità, di dare un’anima all’Economia futura perché sia più giusta, sostenibile e con un nuovo protagonismo di chi oggi è escluso.

La proposta: serve una "Economia di condivisione"

L'invito del Papa e il fermento in atto a livello mondiale ha spinto anche la Comunità Papa Giovanni XXIII a elaborare una propria proposta, traducendo in un nuovo modello economico il progetto di quella "società del gratuito" proposta da don Benzi che da molti anni i membri dell'associazione stanno sperimentando.
«È un percorso affascinante e complesso al tempo stesso, al quale siamo chiamati tutti e nel quale ci si chiede di essere determinati e fedeli alla scelta che ci caratterizza di condividere direttamente la vita  con i più poveri ed emarginati  – spiega Giovanni Paolo Ramonda, responsabile generale della Comunità Papa Giovanni XXIII –. Rispondendo all’invito di Papa Francesco, costruiamo una nuova economia, realizziamo il sogno di don Oreste Benzi di una nuova "società del gratuito". È una società che si fonda sull’altro-centrismo, per cui la molla che spinge ad agire non è il tornaconto personale ma il bene degli altri, sapendo che nel bene di tutti c’è anche il mio. Ha dei pilastri fondamentali: dare una famiglia a chi non l’ha; promuovere il lavoro cooperativo; educare e formare i giovani ad avere grandi sogni; rimuovere la cultura dello scarto.»

Sono forti le convergenze fra l’invito del Papa e l'impegno degli aderenti alla Comunità Papa Giovanni XXIII a condividere direttamente la vita degli ultimi e a rimuovere le cause dell'emarginazione.  
«Non basta mettere la spalla sotto la croce del fratello; a chi fabbrica le croci occorre dire di smetterla - diceva il fondatore don Oreste Benzi -. Colui che comanda sia come colui che serve: servire non vuol dire solo fare un piacere a qualcuno. Servire vuol dire farsi schiavo, cioè uscire da tutte le categorie: degli ingegneri, degli avvocati, dei professori, cioè le categorie dei dominatori di questo mondo. In Cristo non esistono queste cose! Colui che è un’autorità si fa schiavo, si fa servo, si mette insieme all’ultimo e dall’ultimo parte per redimere: è lì che unifica tutte le membra e costruisce la Società del gratuito, in cui le membra più fragili sono le più necessarie» 

Giovani e prophetic economy
Foto di Nomadelfia


È una visione profetica che costruisce un nuovo mondo ed un nuovo modello di economia, l’Economia di condivisione, l’alternativa possibile, che rispetta la dignità delle persone e anche il pianeta. Ecco la sfida: essere come la voce dei profeti, che instancabilmente si levava contro le ingiustizie ed i potenti; intraprendere un cammino, tutti insieme, che possa dare una risposta al grido della terra e dei poveri. Mettere insieme in un unico ordine sociale ed economico l’Amore, la Filìa e l’Agape. Superare la visione economica attuale, in cui viene praticato solo l’Amore come “eros”, passione, profitto, utilità. Aver chiaro che la dimensione della gratuità non riguarda solo il tempo libero e marginale, ma l’intero uomo. Gratuità che non vuol dire “fare gratis”, ma vuol dire creare un legame, una relazione fraterna. Con un desiderio particolare: avvicinare i change-makers e trovare nuove vie di collaborazione, imparare gli uni degli altri, trovare nuove vie per lavorare insieme, capire insieme come agire a livello macro, dare un potente messaggio di speranza soprattutto a coloro che oggi sono vittime dell’ingiustizia sociale e ambientale.

Le 10 parole dell'Economia di condivisione

Su queste basi, un gruppo di lavoro internazionale della Comunità Papa Giovanni XXIII costituito interamente da giovani - 12 italiani, 2 iracheni, 2 colombiani e un palestinese – ha elaborato un "Manifesto dell’Economia di condivisione" con le 10 parole-simbolo del nuovo modello economico che presenteranno all'evento The economy of Francesco.

Il percorso di elaborazione, arricchito da proposte ed esperienze, è disponibile on line nel Green Diary

Le 10 parole per una nuova Economia di condivisione sono state presentate il 9 novembre in un webinar che ha visto un interessante dialogo fra i giovani della Comunità Papa Giovanni XXIII e Beatrice Cerrino, referente del Settore scuola della Scuola di Economia Civile e membro del board di The Economy of Francesco, con un importante intervento di apertura da parte di Giovanni Ramonda e Luigino Bruni.
Il dialogo ha evidenziato la capacità generativa delle esperienze di vita dei giovani, che hanno maturato un importante know how sia in Italia che all’estero e che possono offrire all’evento un contributo specifico proprio perché i concetti e le forme economiche nascono dalla diretta condivisione con i poveri.