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18 Aprile 2021

Terza domenica di Pasqua: «Di questo voi siete testimoni»

Come vorrei che Cristo parlasse al vostro cuore e vi facesse capire che lui ci ha associati alla sua grande avventura! È lui che ci porta avanti e ci dice: «Io sarò con te, tu vai!».
Terza domenica di Pasqua: «Di questo voi siete testimoni»
Vangelo di domenica 18 aprile: meditiamolo insieme grazie al commento di don Oreste Benzi
In quel tempo, [i due discepoli che erano ritornati da Èmmaus] narravano [agli Undici e a quelli che erano con loro] ciò che era accaduto lungo la via e come avevano riconosciuto [Gesù] nello spezzare il pane.
Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro.
Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni».
Dal Vangelo di Luca (Lc 24, 35-48)

Commento al Vangelo, terza domenica di Pasqua: 18 aprile 2021 

Gesù aprì la loro mente all’intelligenza delle Scritture, perché fece capire ai discepoli un punto molto difficile, ostico: che il Cristo doveva patire e risuscitare dai morti il terzo giorno. Per poter salvare l'uomo, Gesù ha affrontato prima di tutto il rifiuto dell'uomo, sapendo di venire crocifisso dall'uomo che lui ama. Ma mentre sa che viene rifiutato e crocifisso, già sa con certezza che quel fratello risorgerà. È così per sempre. È la nostra storia, fratelli miei, ed è stupendo! Come vorrei che Cristo parlasse al vostro cuore e vi facesse capire che lui ci ha associati alla sua grande avventura! Noi non guarderemo più allora ciò che toccherà a noi in sorte, ciò che ci capiterà, ma cammineremo in Cristo perché è lui che ci porta avanti e ci dice: «Io sarò con te, tu vai!».
Sappiamo con certezza che appena annunci la verità di Dio subito trovi la crocifissione, ma la affronti con gioia perché sai che in quella crocifissione è già contenuta la risurrezione. È il grande cammino della redenzione.
 
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