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21 Gennaio 2021

Wikipedia compie 20 anni

È uno dei 10 siti più consultati nel mondo, è un'enciclopedia online e gratuita, disponibile in più di 300 lingue.
Wikipedia compie 20 anni
Foto di Riccardo Ghinelli
Nel tempo ha raggiunto una diffusione e un'autorevolezza tali da farla ritenere una delle fonti più affidabili del web. Ma è veramente attendibile? Vediamolo insieme.
Wikipedia, l’enciclopedia on-line, libera e collaborativa, compie vent’anni. Attualmente conta edizioni in ben 306 lingue[1], ben più degli Stati del mondo, visto che vi sono versioni in dialetti e lingue locali, una dozzina solo per il territorio italiano. La classifica delle edizioni più ricche si apre con l’inglese, con più di sei milioni di voci. Segue il cebuano (Filippine) che vanta cinque milioni e mezzo di voci, in gran parte frutto di traduzioni automatiche. Il terzo posto va allo svedese con tre milioni e mezzo. Fuori dal podio seguono tedesco, francese, olandese e russo. L’italiano è ottavo con più di un milione e seicentomila voci. Chiudono la classifica dei primi dieci lo spagnolo e il polacco. In tutto più di 56 milioni di articoli, basato esclusivamente su collaborazioni libere e gratuite. Da molti anni è costantemente fra i primi dieci siti consultati nel mondo e nel 2020 è risultata il secondo sito in Italia. Nel tempo si sono sviluppati anche progetti come Wikiquote (citazioni), Wiki Commons (contenuti multimediali condivisi) o Wikispecies (classificazione degli esseri viventi).

L'autorevolezza di Wikipedia

Ma non è la quantità il pregio maggiore di Wikipedia. Nel tempo ha raggiunto una diffusione ed autorevolezza tali da farla ritenere una delle fonti più affidabili del web. Ma è veramente attendibile? Wikipedia stessa affronta l’argomento in una voce apposita[2], dove si afferma che non può assicurare l’attendibilità dei propri testi, perché chiunque può accedervi.
Eppure nel tempo Wikipedia si è assicurata una fama di affidabilità invidiabile. Uno studio del 2014[3] ha dimostrato che le informazioni sui farmaci erano accurate al 99,7% rispetto ai libri di testo. Nonostante questo, tutte le voci di carattere medico sono accompagnate da un avviso sul fatto che le affermazioni potrebbero essere non accurate. Nel 2005 uno studio pubblicato da “Nature” l’ha messa a confronto con l’Enciclopedia Britannica col risultato che l’accuratezza risultò pressoché uguale[4]. La fiducia in Wikipedia è tale che qualcuno l’ha accusata, scherzosamente, di aver portato all’estinzione dei… coccodrilli, intendendo però non i rettili africani, ma le biografie che le redazioni tengono pronte per il momento della morte di un personaggio famoso, chiamate appunto così. O meglio, tenevano, perché ora alla dipartita delle celebrità compare su tutte le testate la stessa identica biografia: quella presa da Wikipedia. Tutto questo in un ambiente, il Web, dove sta crescendo l’allarme per i social network che stanno diventando un veicolo di diffusione di notizie false.

Wikipedia e le fake news

Come si spiega allora tanta fiducia, tenendo conto anche del fatto che, essendo aperta al contributo di tutti può essere soggetta a scherzi e vandalismi?
Punto di forza è il fatto che ogni affermazione deve essere supportata da fonti e citazioni verificabili. Se non ci sono, chi non è convinto di qualcosa può inserire un “template” (una sorta di modello preconfezionato) con la dicitura [Senza fonte] o [Citazione necessaria]. Chiaramente quell’affermazione non avrà l’autorevolezza del resto della voce e potrebbe anche essere rimossa. Per questo le voci meglio curate sono costellate di rimandi a note a fine pagina. In questo articolo abbiamo cercato di fare altrettanto, per darvi un’idea come si lavora su Wikipedia. Di fatto l’attendibilità viene raggiunta con il lavoro congiunto (e gratuito) dei collaboratori che tengono d’occhio le voci e operano una costante opera di aggiornamento. Si stima che i collaboratori attivi siano oggi più di centoventicinquemila, fra i quali il sottoscritto. Quello che Wikipedia vuole raggiungere è un “punto di vista neutro” (NPOV dall’inglese “neutral point of view”). Questo è uno dei pilastri su cui poggia l’enciclopedia: la voce non deve riflettere il punto di vista di qualcuno, ma “sia trattato presentando tutti i punti di vista rilevanti in maniera equa, proporzionata alla loro rilevanza e senza pregiudizi”[5]. Spesso è il risultato di una serie di aggiustamenti, soprattutto nelle voci che riguardano la storia o argomenti controversi. Lavoro che si svolge anche nelle pagine di discussione che accompagnano ogni articolo, alle quali può essere interessante andare a dare un’occhiata, almeno una volta, per rendersi conto di come una voce possa evolversi ed anche come ci si possa confrontare per arrivare a un punto di vista accettabile da tutti.
Per tenere a bada scherzi e vandalismi[6], le voci sono sotto costante controllo da parte degli utenti, i quali possono sorvegliare quelle a cui sono maggiormente interessati. Vengono avvertiti con una mail o un sms e molte volte la visibilità del vandalismo è solo di pochi minuti. A volta però uno scherzo su una voce poco frequentata, tipo l’affermazione che nelle famiglie ebraiche si mette la stella di Davide in cima all’albero di Natale, può restare visibile anche per mesi. Qualche voce fasulla, ben congegnata con tanto di riferimenti, è rimasta on line per anni[7]. In genere comunque la rapidità delle correzioni è molto alta per le voci più rilevanti, fino a pochi minuti.
L’affidabilità di Wikipedia, quindi, anche se non assoluta è molto alta, superiore a molte altre fonti sul Web. Sul numero di Le Scienze di gennaio 2021[8] si esamina l’evoluzione dell’informazione sulla rete. Si fa sempre più alta la preoccupazione per il fatto che sta crescendo, soprattutto sui social network, l’invadenza delle “fake news” e della disinformazione. All’inizio la rete veniva vista come un’opportunità per un’informazione libera e alternativa, ma col tempo gruppi di potere hanno iniziato ad invadere il Web diffondendo un’informazione scorretta tesa a screditare avversari politici. Questo può essere molto pericoloso per anche per la democrazia, ad esempio si sospetta che la Russia abbia attuato campagne di disinformazione per influenzare le elezioni negli Stati Uniti. Alcune campagne di disinformazione sono state condotte a discapito di gruppi che praticano il volontariato o difendono i diritti civili.

Il punto di forza di Wikipedia

In questo panorama Wikipedia sembra essere al riparo dal degrado dell’informazione. Quali sono i suoi punti di forza? Uno è il fatto di avere una larga partecipazione alla sua stesura, che però non sarebbe sufficiente se non fosse accompagnata da una richiesta tassativa: le affermazioni devono essere supportate da fonti verificabili. Le due cose si rafforzano a vicenda: il controllo delle affermazioni è demandato ad una platea molto vasta e di fatto risulta seguire un metodo democratico mentre la richiesta delle fonti fa sì che non si lasci spazio ad affermazioni che non trovano riscontro.
Ma un altro dei punti forza è anche la gratuità della partecipazione. Certamente ci sono persone che tentano di usare Wikipedia per il proprio profitto, ad esempio aziende od anche artisti e professionisti in cerca di pubblicità. Anche qui la partecipazione collettiva mette un freno ed è frequente che una voce venga segnalata come “non enciclopedica” sulla base di criteri stabiliti dalla comunità dei wikipediani. Si può contare sul fatto che chi cerca di piegare l’enciclopedia ai propri interessi trovi poi una controparte adeguata in chi non ha altro scopo al di fuori di un’informazione libera ed indipendente. 

[8] Johan Donovan, “Attivismo per la verità”, “Le Scienze” n° 629, gennaio 2021