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26 Novembre 2019

Sull'inclusione di persone con disabilità e giovani neet

In provincia di Cuneo il confronto fra i referenti dei servizi del territorio
Sull'inclusione di persone con disabilità e giovani neet
Foto di Daniele Grasso
«L'accompagnamento sociale è una modalità di camminare insieme»
FOSSANO. Nella mattinata di giovedì 21 novembre al Centro diurno “Santa Chiara” si è svolto il workshop “Exit-uscire dagli schemi” organizzato dalla cooperativa sociale “Il Ramo” nell’ambito delle azioni comunicative del progetto “Exit” finanziato dal bando “WeCare (Welfare Cantiere Regionale) Fse2”: una strategia unitaria, co-finanziata dal Fondo Sociale Europeo e Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, per l'innovazione sociale in Piemonte. Il workshop ha visto la partecipazione di oltre novanta persone provenienti dai territori di competenza dei consorzi socio-assistenziali della provincia di Cuneo. Erano rappresentati i vari servizi del privato sociale e dell’ente pubblico ma anche di altri soggetti che ruotano attorno ai destinatari del progetto (ovvero i neet - i giovani che non studiano né lavorano - e persone con disabilità della cosiddetta ‘area grigia’).

Assistenti sociali, educatori, insegnanti, famigliari, giovani volontari, direttori di distretti sanitari e formatori si sono riuniti in tavoli di lavoro per approfondire e confrontarsi su tre temi principali: “Neet, casi a forte complessità sociale”, “Uet, forme alternative di impegno diurno”, “Co-housing, nuove forme di abitare sociale”. Il workshop è stato aperto con la descrizione del progetto “Exit”, dei suoi obiettivi, ed è stata messa in risalto la necessità degli operatori coinvolti di “essere rete” con le altre realtà del territorio. A seguire i saluti di Paolo Ramonda (Presidente dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII) che ha ricordato lo spirito inclusivo del suo fondatore in azioni concrete e provocatorie per quanto riguarda il tema della disabilità già dagli anni Settanta. Puntuale l’intervento di Chiara Caucino (assessore regionale alle Politiche della famiglia dei bambini e della casa, Sociale e Pari opportunità) che all’interno di un discorso sulla necessità di riattivare la passione nei giovani piemontesi ha dichiarato di essere disponibile in rappresentanza della Regione a sostenere progetti di innovazione con un occhio di riguardo ai giovani neet.

L’intervento di Marco Bertoluzzo (direttore del C.s.a. Alba Langhe Roero) ha dato inizio al lavoro a gruppi concentrandosi sul termine “accompagnamento sociale” inteso come intervento relazionale che mantenga la giusta distanza per poter essere di supporto, ma anche inteso come modalità di camminare insieme - accompagnatore e accompagnato - ognuno con le proprie fragilità. Il lavoro a gruppi è stato strutturato in modo da far emergere per ogni tema lo stato dell’arte dell’opera sul territorio Cuneese con i diversi punti di vista dei partecipanti, le mancanze e le prospettive future. Confronto, dialogo, nuovi spazi partecipativi, ‘essere rete’ e percorsi precoci integrati, sono state alcune delle parole chiave emerse dalla restituzione dei lavori, che potranno essere il punto di partenza per nuovi tavoli tra diverse professionalità. Il prossimo appuntamento, sempre sul tema della disabilità lieve, sarà venerdì 28 febbraio alle ore 21 al teatro dei Battuti Bianchi (largo Camilla Bonardi, Fossano) per la proiezione del documentario dal titolo “E il copione? Il copione dov’è? Dentro di noi signore. Il dramma è dentro di noi” realizzato dal regista Remo Schellino in collaborazione con l’Asl Cn1 e il centro diurno di Ceva. La proiezione è a offerta libera ed è organizzato dalla cooperativa “Il Ramo” insieme all’associazione “Help for you”.