Topic:
26 Maggio 2023
Ultima modifica: 12 Giugno 2023 ore 16:12

Servizio civile: al via i progetti all'estero

È uscito il bando per i Caschi Bianchi, i corpi civile di pace. Opportunità nel 2023 e 2024 per i giovani fra i 18 e i 28 anni.
Servizio civile: al via i progetti all'estero
Foto di Archivio Operazione Colomba
Il Servizio civile è un'occasione formativa in Italia o all'estero, con contributo spese ed eventuale vitto e alloggio. I caschi bianchi forniscono servizio all'estero. Se hai partecipato al bando per i progetti in Italia e sei risultato idoneo puoi fare domanda per un altro progetto. Per il prossimo bando si dovrà aspettare la fine del 2023.
Sei un giovane idealista alla ricerca di un modo significativo per mettere in pratica i tuoi valori e fare la differenza nel mondo? Ecco un'opportunità straordinaria: i Corpi Civili di Pace.

I Corpi Civili di Pace sono un'iniziativa promossa dal Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale che offre ai giovani di età compresa tra i 18 e i 28 anni la possibilità di prendere parte attiva a progetti di pace in Italia e all'estero. Questo programma mira a rispondere alle sfide globali legate ai conflitti e alla violazione dei diritti umani, fornendo ai giovani uno spazio per contribuire concretamente alla costruzione di un mondo più giusto e pacifico.

Partecipare ai Corpi Civili di Pace significa lavorare in collaborazione con organizzazioni internazionali e comunità locali nelle aree di conflitto o a rischio di conflitto. I volontari avranno l'opportunità di sperimentare direttamente il contesto delle situazioni di conflitto e di contribuire attivamente alla promozione della pace, alla protezione dei diritti umani e alla costruzione di relazioni positive tra le comunità coinvolte.

Ad esempio, la Comunità Papa Giovanni XXIII, una delle organizzazioni coinvolte in questo programma, ha sviluppato un progetto per la protezione dei civili coinvolti nei conflitti, concentrandosi su comunità vulnerabili come i Mapuche in Cile e i migranti in Grecia. I volontari che si uniranno a questo progetto avranno l'opportunità di lavorare a stretto contatto con queste comunità, offrendo protezione e supporto concreto e contribuendo alla promozione dei diritti umani.

Partecipare ai Corpi Civili di Pace è un'esperienza unica per  ampliare gli orizzonti, sviluppare competenze interculturali, costruire relazioni significative e crescere nella promozione della pace.  Le candidature per i Corpi Civili di Pace sono aperte fino al 30 giugno 2023 e vanno presentate attraverso la piattaforma DOLCCP.

Cos'è il servizio civile

Il servizio civile più che un'occasione occupazionale e formativa che può essere utile per l'ingresso nel mondo del lavoro, va però considerato come una possibilità di impegno civico: consiste nella scelta volontaria di dedicare un anno della propria vita a servizio delle proprie comunità, per promuovere la solidarietà, l’educazione, la costruzione della pace, la tutela dell’ambiente e della cultura. È anche occasione di crescita personale che permette di acquisire soft skills, spendibili poi in altre esperienze e nel mondo del lavoro.

Ecco nei racconti dei giovani coinvolti nel servizio civile l'esperienza; in alcuni casi ha aperto la strada ad un tirocinio lavorativo.

Il bando per i progetti del Servizio Civile Universale in Italia ha chiuso il 20 febbraio 2023 ed era stato pubblicato a dicembre 2022; prevedeva la selezione di 71.550 giovani tra i 18 e i 28 anni per i progetti in Italia e all'Estero. Il bando precendente proponeva 56.205 posti; l'anno in corso ha offert offre il numero maggiore di posti da sempre, da quando si iniziava a ragionare alle alternative possibili in italia alla leva militare obbligatoria.

Per i giovani che sono risultati idonei ma che non sono stati selezionati per un progetto si apre ora la possibilità di fare domanda per un altro progetto. Ad esempio, con la Comunità Papa Giovanni XXIII si può fare richiesta qui.

Come fa un volontario del servizio civile?

rassegna stampa e logo del servizio civile universale
Servizio Civile Universale: in Italia e all'estero
La Comunità Papa Giovanni XXIII propone attività di frontiera, che possono andare dall'animazione con minori e disabili, al supporto a persone vittime di dipendenza o che vivono in strada, da attività di monitoraggio e denuncia di violazioni dei diritti umani alla condivisione della quotidianità con persone che stanno scontando una pena alternativa al carcere. È possibile svolgere servizio civile anche nella redazione di un giornale. In altri contesti i volontari in servizio civile forniscono supporto ad enti pubblici.

Come fare domanda per il servizio civile?

All'apertura del bando annuale è possibile presentare la domanda di partecipazione attraverso la piattaforma Domande on Line (DOL) raggiungibile tramite PC, tablet e smartphone, con SPID di livello di sicurezza 2 o, se sei cittadino europeo o extra-europeo regolarmente soggiornante, chiedendo le credenziali di accesso specifiche sulla piattaforma stessa. Le domande trasmesse con modalità diverse non saranno prese in considerazione.

i candidati possono presentare una sola domanda di partecipazione per un unico progetto ed un'unica sede. Per ogni informazione puoi contattare ad esempio l'associazione di Don Benzi scrivendo su Whatsapp a questo numero. Trovi Qui tutte le informazioni.

Il Servizio civile è retribuito?

I giovani ricevono un contributo spese di 444,30 euro mensili. Nei progetti all'estero viene aggiunta una diaria giornaliera che va dai 13 ai 15 euro a seconda del Paese di destinazione.

Bisogna studiare per passare le selezioni?

Dopo le selezioni verranno fissati i colloqui di selezione, con cui verranno composte le graduatorie. Ai candidati potrà essere richiesta la conoscenza del progetto il quale si sono candidati, soprattutto per raccontare dove trova forza la propria motivazione personale. Può essere chiesta qualche conoscenza minima dei valori e della storia del servizio civile (Ad esempio ecco come si svolgono i colloqui nella Papa Giovanni XXIII di Rimini: le info sulle selezioni per i progetti in Italia e all'Estero).

I requisiti per accedere al bando

Oltre ad avere 18 anni compiuti (e meno di 29) al momento della presentazione della domanda, è richiesta la cittadinanza italiana o di paesi dell'Unione Europea. Per i cittadini extra-ue va dimostrato di soggiornare regolarmente in Italia. I candidati non devono aver riportato condanne penali gravi. Sul sito del Dipartimento per le Politiche giovanili e per il Servizio Civile Universale sono riportati tutti i dettagli sui requisiti richiesti.

Giovani in servizio civile
Giovani in servizio civile

Il servizio civile nel 2023 si può lasciare? Cos'è la rinuncia al bando

Si parla di rinuncia se il giovane non entra in servizio, senza aver di fatto avviato il progetto. Rinunciando il tempo il candidato potrà partecipare ai bandi successivi, mentre il suo posto verrà preso dal candidato successivo nella graduatoria degli "idonei non selezionati".  Si parla invece di interruzione del servizio se il volontario inizia il suo servizio civile e successivamente smette, anche nel caso di malattia superiore ai 30 giorni. In tal caso il volontario perde il diritto di ripresentare domanda nei bandi successivi e non riceve più il rimborso spese.

Il Servizio civile 2023 in Italia

Fra le molte possibilità che verranno attivate ci saranno anche progetti, con i bambini, con disabili o con altre categorie di fragilità sociale, nel campo dell'educazione e dell'assistenza. Il particolare per la Comunità Papa Giovanni XXIII è possibile svolgere servizio presso una delle numerose case famiglia a supporto di minori e persone con disabilità, presso le cooperative sociali, le comunità terapeutiche che accolgono persone vittime di dipendenze, le strutture per persone senza fissa dimora, per donne vittime di tratta e per carcerati che stanno scontando la pena in misura alternativa al carcere.

Per meglio orientare i giovani nella scelta del progetto l’associazione offre l’iniziativa “Porte aperte al Servizio Civile: prova tre giorni!”, un’opportunità per conoscere direttamente lo stile dell’ente e le progettualità. Per iscriversi è sufficiente compilare un modulo e si verrà ricontattati.

Spiega Giovanni Paolo Ramonda, Presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII: «Non vogliamo soltanto fare qualcosa per i giovani, ma CON i giovani. In un momento storico caratterizzato da incertezza, guerra e timore, il servizio civile rimane un’opportunità unica per i giovani di diventare protagonisti di un forte cambiamento. Un'occasione per scoprirsi, per riappropriarsi della capacità di sognare, facendo qualcosa per sé stessi e per gli altri».

Il Servizio civile all'estero

Fra i progetti in Italia, alcuni prevedono la possibilità di svolgere circa 2 mesi all'estero in un Paese europeo. Nella Papa Giovanni 3 progetti (per un totale di 14 posti) permettono interventi educativi in Spagna, Portogallo, Croazia, al fianco di minori, tossicodipendenti, adulti in difficoltà. All'estero è possibile operare all'interno dei Caschi bianchi - Corpi civili di pace.

I documenti richiesti

Questi i documenti necessari, richiesti in fase di presentazione delle domande. 
  • Viene richiesto uno SPID, l'identità digitale, che può essere attivato ad esempio negli uffici postali; consentirà di accedere  alla piattaforma online DOL.
  • il Curriculum Vitae: se non è pronto o se è da aggiornare, è questo il momento di farlo;
  • la Carta di Identità: controlla che non sia scaduta e nel caso procedi al rinnovo, presso lo sportello anagrafe del tuo comune.

Storia del servizio civile 

Risalgono agli anni '70 le esperienze dei giovani che preferivano rischiare il carcere piuttosto che essere costretti al servizio militare obbligatorio. Si trattava allora di contrapporre all'uso delle armi nei conflitti la scelta della nonviolenza. Nel 1972 l'Obiezione di coscienza al Servizio Militare venne finalmente riconosciuta, con la legge 772/72 che sanciva la possibilità di un compiere un servizio civile sostitutivo, pur di durata maggiore e con diverse penalizzazioni.

Giovani in posa simpatica dopo il servizio civile
Renita, Gabriele, Alessandra, Daniele e Carlo al loro rientro dal loro anno di servizio civile all'estero con la Comunità Papa Giovanni XXIII.
Foto di Samuele Ramberti
Giovani in servizio civile giocano sorridenti
Il 20 luglio 2020 17 volontari Caschi Bianchi della Comunità Papa Giovanni XXIII hanno seguito la formazione prevista per il servizio civile all'estero.
Foto di gruppo giovani in servizio civile con mascherina
Il 20 luglio 2020 17 volontari Caschi Bianchi della Comunità Papa Giovanni XXIII hanno seguito la formazione prevista per il servizio civile all'estero.
Eddy e Guglielmo Rapino in giardino
«Ho capito che questo è l'insegnamento più profondo che Eddy mi abbia segretamente sussurrato: imparare a guardare le cose per quello che sono, semplicemente, profondamente, belle così come si mostrano.»


Il Servizio Obiezione di Coscienza e Pace della Comunità Papa Giovanni XXIII nacque proprio negli anni '70, per il sostegno alle lotte per il riconoscimento dell'Obiezione di Coscienza al servizio militare.

L'impegno di giovani pacifisti proseguì in tutta Italia fino agli anni '90, per chiedere l'equiparazione dei due istituti e il riconoscimento del servizio civile all'estero. Molti furono gli  obiettori di coscienza che, attraverso le campagne di disobbedienza civile, si impegnavano in attività nonviolente. Alcuni  giovani della Comunità Papa Giovanni XXIII iniziavano il supporto alle  popolazioni coinvolte nella guerra nell’area  balcanica. Nel 1998 venne emanata la legge 230 che istituiva il servizio civile all’estero.  L’Obiezione di coscienza al servizio militare divenne allora un diritto soggettivo, e venne fondato l’Ufficio Nazionale per il servizio Civile. Fra i suoi compiti c'era quello di  predisporre forme di ricerca e di sperimentazione della difesa civile non  armata e nonviolenta.

Nel 1999 venne realizzato il primo progetto sperimentale Caschi Bianchi - Corpo Civile di Pace: quattro giovani obiettori di coscienza investirono la loro esperienza nel sostegno alle vittime del conflitto in Kossovo.

Nel 2001 la legge 64 iniziò a regolamentare la promozione, progettazione e la gestione dei progetti di Servizio Civile Nazionale, in Italia e all'estero, istituendo un albo nazionale di Enti accreditati e bandi periodici per l'accesso alle selezioni. Nacque il servizio civile moderno, anche se  il numero di posti a bando restava limitato , e anche se  di fatto l'Italia ha abolito solo il 29 luglio 2004 la leva obbligatoria.

Nasce il Servizio Civile Universale

Con il bando 2018 è stato finalmente istituito il Servizio Civile Universale, a sostituire il Servizio Civile Nazionale. L'intenzione di finanziare per intero tutte le domande di servizio civile che arrivano, anche se questo impegno di fatto è ancora oggetto di contrattazione degli Enti accreditati con il Governo.

Non perdere le scadenze per i prossimi bandi: iscriviti alla newsletter

Lasciarci i tuoi contatti ed iscriviti alla newsletter: sarai il primo a conoscere le prossime opportunità per i giovani nell'ambito del dell'impegno civile e del volontariato.