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25 Maggio 2024
Ultima modifica: 25 Maggio 2024 ore 18:34

Comunità Papa Giovanni XXIII: primo raduno mondiale dopo il Covid e l'alluvione

Ultima ora: pioggia torrenziale fa sospendere i lavori dell'assemblea rendendo temporaneamente inagibile il padiglione principale della Fiera.
Comunità Papa Giovanni XXIII: primo raduno mondiale dopo il Covid e l'alluvione
Foto di Alessio Zamboni
Un'associazione internazionale dal numero di aderenti contenuto rispetto ad altri movimenti ecclesiali, ma con un carisma molto attivo: 526 le strutture gestite in Italia e nel mondo, il 90% delle quali è dedicato all'accoglienza di persone povere o emarginate.
Al via oggi la “Due giorni generale” della Comunità Papa Giovanni XXIII, l’appuntamento annuale in cui i figli spirituali di don Oreste Benzi, provenienti dai 42 Paesi del mondo in cui l’Associazione opera, si incontrano per vivere assieme momenti di confronto, di preghiera e di fraternità.
La location scelta quest’anno è il Polo fieristico di Cesena.
Qui si è svolta stamattina l’assemblea giuridica dell’Associazione, composta da circa 200 delegati, i responsabili di zona e il responsabile generale, chiamati ad approvare il Bilancio economico consuntivo e il Bilancio sociale del 2023.
Ma all’appuntamento di quest’anno sono stati invitati tutti i membri dell’associazione, oltre 2000, con le loro famiglie e case famiglia.
Erano cinque anni che la grande famiglia della Papa Giovanni non si riuniva fisicamente nello stesso luogo, per questo l’appuntamento assume un particolare valore.
«Siamo emozionati – dichiara il responsabile generale Matteo Fadda – perché finalmente, dopo la pandemia e l'alluvione dello scorso anno in Romagna che ha colpito tante nostre strutture, torniamo all'usuale raduno della Papa Giovanni in cui famiglie, case famiglia, comunità terapeutiche e tutte le realtà del popolo di don Benzi si incontreranno.»

ULTIMA ORA

Putroppo anche quest'anno il maltempo ha creato qualche problema, sia pur contenuto. Mentre si volgevano i lavori di gruppo, una pioggia torrenziale si è abbattura sul padiglione della Fiera con varie infiltrazioni che hanno reso necessario l'ìintervento dei vigili del fuoco per mettere in sicurezza i locali.
I membri dell'Associazione provenienti dalle zone limitrofe sono stati invitati a tornare nelle loro abitazioni, mentre chi proviene da zone lontane è rimasto ad accogliere l'arrivo del vescovo di Rimini Nicolò Anselmi venuto per celebrare la messa, spostata in una sala di dimensioni più ridotte, dove la pioggia non ha creato danni.
Messa celebrata dal vescovo di Rimini mons. Nicolò Anselmi, all'assemblea generale della Comunità Papa Giovanni XXIII 2024 a Cesena
Foto di Alessio Zamboni


I numeri della Comunità Papa Giovanni XXIII

La presentazione del Bilancio Sociale è un’occasione per dare una fotografia quantitativa dell’Opera di don Benzi, anche se va precisato che i dati presentati a Cesena sono relativi solo a quanto viene gestito dall’Associazione ecclesiale, considerata la “madre” di un’opera più vasta che nel corso degli anni ha dato vita ad una miriade di iniziative gestite da cooperative sociali ed altre ragioni sociali, che qui non vengono conteggiate.
L’Associazione custodisce però il carisma originario e la scelta più rivoluzionaria e impegnativa che lo caratterizza: non solo aiutare i poveri ma di accoglierli in casa propria, facendo famiglia assieme.
Una scelta impegnativa, e forse per questo gli aderenti alla Comunità Papa Giovanni XXIII sono un numero contenuto rispetto ad altri enti e movimenti ecclesiali riconosciuti dalla Santa Sede.  
Al 31 dicembre 2023  membri giuridici dell’Associazione 2.040 mentre sono 214 i cosiddetti pvv, cioè coloro che stanno sperimentando il “periodo di verifica vocazionale”.
Ma ciò che fanno è impressionante: sono 526 le strutture gestite dall’Associazione e per il 90% sono sedi dedicate all’accoglienza di persone svantaggiate.

Dove sono le strutture della Comunità Papa Giovanni XXIII

Per quanto riguarda la collocazione geografica nei vari continenti,
  • 428 strutture sono in Europa,
  • 65 in America centrale e meridionale,
  • 25 in Africa,
  • 6 in Asia,
  • 2 in Oceania.

La tipologia delle diverse strutture

  • 243 sono classificate come casa famiglia,
  • 94 casa di accoglienza,
  • 58 famiglia aperta,
  • 27 casa di fraternità e preghiera,
  • 25 pronta accoglienza,
  • 15 centro di aggregazione,
  • 12 comunità terapeutica,
  • mentre 52 strutture ospitano altre attività.

I numeri delle accoglienze

Nel corso del 2023 le persone accolte sono state 4.260 di cui:
  •  2.399 in Italia
  • 1.861 all’estero.
Per il 78% si tratta di accoglienze residenziali, quindi a tempo pieno.
Resta grave, come già rilevato negli scorsi anni, il problema della copertura economica di queste accoglienze: il 49% delle accoglienze, praticamente la metà, avviene senza retta.

Gli appuntamenti della Due giorni

Il raduno della Papa Giovanni non terminerà con il voto sul bilancio, ma continuerà fino alla giornata di domani con un denso programma di appuntamenti.
Oggi pomeriggio sono previsti lavori di gruppo per approfondire da diversi punti di vista il tema centrale della Due Giorni, che punta ad un rinnovamento sul modo di testimoniare e annunciare il proprio carisma al mondo, come ci ha anticipato Fadda in questa intervista.
Alle 18 ci sarà la messa presieduta dal vescovo di Rimini Nicolò Anselmi con l’accoglienza dei nuovi membri e pvv arrivati in Comunità nell’ultimo anno
Si riprenderà domani mattina con la restituzione in assemblea dei lavori di gruppo, cui seguirà alle 11,30 la messa, presieduta da don Giorgio Salati, sacerdote della Comunità, durante la quale si vivranno due momenti significativi: la consegna ad alcuni membri della Comunità del “mandato missionario” e per altri due membri l’emissione dei “vincoli per la chiamata alla verginità per il Regno di Dio”.
Alle 14,30 di domani è prevista la relazione conclusiva del responsabile generale Matteo Fadda.