Il progetto, fortemente voluto dal maestro Riccardo Muti, offre concerti gratuiti in luoghi di cura per promuovere l'inclusione e offrire a tutti l'opportunità di vivere un'esperienza di cultura e bellezza.
«Grande qualità! Diverse le emozioni provate tra cui la sorpresa», così racconta
Gaia, una giovane accolta in una struttura terapeutica della Comunità Papa Giovanni XXIII al termine del concerto di musica classica tenutosi il 25 settembre presso la comunità terapeutica di Bagnolo nella provincia di Forlì Cesena
Il concerto, eseguito da
un quartetto di talentuosi musicisti, è una delle tante tappe del
progetto “La musica senza barriere”, un'iniziativa che vede coinvolte giovani formazioni di musicisti facenti parte dell’Orchestra Giovanile
Lorenzo Cherubini. Si tratta di un
progetto fortemente voluto dal maestro Riccardo Muti, direttore di tale orchestra, impegnata da anni ad
offrire concerti gratuiti fuori dai luoghi consueti. L’obiettivo è quello di promuovere l'inclusione e offrire a tutti l'opportunità di vivere un'esperienza di cultura e bellezza, superando ogni ostacolo.
E così senza dubbio è stato ieri pomeriggio presso la comunità terapeutica di Bagnolo dove, davanti a un pubblico composto dai ragazzi accolti, i loro familiari e amici, in presenza anche di alcune autorità locali, si è vissuto un momento di rara bellezza. Una sorta di viaggio nel tempo in cui si è potuta cogliere non solo la bravura dei musicisti, ma anche il valore della musica d’insieme.
«Un’esperienza importante – sottolineano gli educatori della Comunità Papa Giovanni XXIII – non solo per la bellezza artistica portata, ma anche per il significato valoriale che porta in sé
l’orchestra, che ha tanti elementi in comune con la vita di una comunità. All’interno di un’orchestra, infatti, ogni musicista deve imparare, col suo strumento e il suo particolare suono, a
creare armonia con quello degli altri, così nella vita comunitaria ognuno, pur con la sua specificità e vicende personali, è chiamato ad un cammino condivisione in cui imparare ad ascoltarsi per poter
armonizzare le differenze e ritrovare nuove armonie».
Nell'anno in cui si celebra il centenario della nascita di don Benzi, questa iniziativa si situa in un percorso che porterà al
convegno sulle dipendenze del 23-24 ottobre prossimo a Rimini.