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26 Maggio 2024
Ultima modifica: 26 Maggio 2024 ore 21:04

Nove missionari della Comunità Papa Giovanni XXIII pronti a partire per l'Italia e l'estero

Missionari e consacrati al Signore disponibili a portare speranza e rinnovamento in Italia e nel mondo.
Nove missionari della Comunità Papa Giovanni XXIII pronti a partire per l'Italia e l'estero
Foto di Luca Luccitelli
Tra gioia e trepidazione, nove membri della Comunità Papa Giovanni XXIII (APG23) si preparano a partire per missioni in Italia e all'estero. La loro vocazione li porterà a servire i più bisognosi, diffondendo il messaggio di speranza e carità che è al cuore della Comunità.
Ieri si è temuto il peggio, invece, nonostante  l'abbondante pioggia caduta sulla zona di Cesena che ha creato forti disagi alla popolazione e all'assemblea internazionale della Comunità di don Benzi in corso alla fiera, oggi, in una bella giornata di sole, i lavori riprendono.
Secondo giorno di Assemblea internazionale della Comunità Papa Giovanni XXIII alla fiera di Cesena. 
Nove membri della APG23 partiranno per missioni in Italia e all'estero. Oggi verrà consegnato nelle loro mani il mandato missionario durante la Santa Messa presieduta da don Giorgio Salati, parroco di Cologno Monzese.

I missionari provengono da diverse parti d'Italia e del mondo:
  • Sei italiani: Renza Bandiera (Veneto), Valentina di Capua (Veneto), Marco Lucchi (Veneto), Maria Serena Bonazzi Del Poggetto (Emilia Romagna), Mariagrazia Bonfigli (Marche) e Fabrizio Sbrancia (Marche).
  • Due africani: Alice Shurweryimana e Lambert Nimbeshaho (Burundi).
  • Una boliviana: Maria José Apazariquelme.
Le loro destinazioni:
  • Bolivia: Renza Bandiera.
  • Romania: Valentina di Capua e Maria Serena Bonazzi (che si trasferirà dalla Grecia).
  • Grecia: Marco Lucchi.
  • Kenya: Alice Shurweryimana e Lambert Nimbeshaho.
  • Loreto: Mariagrazia Bonfigli e Fabrizio Sbrancia.
  • Piemonte: Maria José Apazariquelme.

Due missionari condividono le loro storie:

  • Marco Lucchi, 40 anni, veronese, ha lasciato il suo lavoro di operatore socio-sanitario per partire in missione in Grecia. «Sento il desiderio di rinnovare la mia vita dicendo sì al Signore attraverso la chiamata della Comunità. In Grecia condividerò la mia vita nella casa famiglia di Atene, il resto lo affronterò a piccoli passi».
  • María José Apaza Riquelme, 22 anni, è originaria della Bolivia. Ha conosciuto la Comunità in Bolivia e ora è pronta la missione in Piemonte. «Grazie a don Alessandro Fiorina, prete diocesano bergamasco nella Papa Giovanni, ho potuto conoscere la Comunità. Ora sono in Italia per fare un'esperienza vocazionale riguardante la vita consacrata».

Oltre alla partenza dei missionari, durante la messa Antonio Patruno e Carmela Rossi, emetteranno dei vincoli definitivi per la chiamata alla verginità per il regno di Dio".

Antonio Patruno: una chiamata che si fa sempre più insistente

Antonio Patruno, 46 anni, di Barletta. Ha conosciuto la Comunità in Piemonte nel 2019. Ha trascorso un breve periodo in Missione in Patagonia. In questi anni, più volte, medita di consacrarsi al Signore, ma «la sua voce si fa sempre più insistente e violenta nella mia vita dopo essere tornato in Puglia (la mia terra) e vivendo nella casa di pronta accoglienza di Fasano a Brindisi. Ho vissuto il deserto del lockdown, dove ho sentito chiaro e forte che il Signore chiedeva il mio sì». Ha emesso i voti triennali di consacrazione il 1° ottobre del 2021 donandosi completamente al Signore e alla Comunità. «Non ho progetti e lascio che sia il buon Dio a decidere dove andare per servirlo. Ora condivido la mia vita nela CPA  di Fasano in provincia di Brindisi.»

Carmela Rossi: un sì pieno al Signore e al prossimo

Carmela Rossi molisana ha 50 anni e per 25 ha insegnato presso la Scuola dell'Infanzia di Stradella in provincia di Pavia. Dal 2013 è membro della Comunità e da circa 5 anni vive a Sergnano (Cr) in casa famiglia San Martino con una coppia insieme a diverse persone accolte.
«Qui è maturata la scelta di un sì pieno al Signore e di servirlo e amarlo attraverso il prossimo, nella condivisione diretta e nella fraternità».
Ha lasciato tutto: lavoro, famiglia e amici e gli amici di Stradella «per seguire quello che il Signore mi ha detto in un momento delicato della mia vita e di discernimento. «Adesso vivo a tempo pieno la condivisione e la fraternità: sono "mamma" e figura di riferimento di questi fratellini e sorelline. A Sergnano sono inserita nella Parrocchia, nella quale svolgo il servizio di catechista e quello di ministro straordinario dell'Eucarestia».
Coltiva due grandi passioni: la musica, suona le percussioni e il calcio, tifa per il Toro «una squadra che ha una grande storia e che per me è anche occasione di incontri sani e di evangelizzazione con i tifosi che, come me, amano mettersi dalla parte degli ultimi!»