Adesioni all'appello di preghiera per la pace; le soluzioni proposte
L'appello del Cardinale Pizzaballa ha ricevuto numerose adesioni. Tra queste, Comunione e Liberazione. La Comunità Papa Giovanni XXIII (presente in Palestina tramite il corpo di pace Operazione Colomba; nella foto di aprile 2023: scorta nonviolenta di una bambina) ha rilanciato l'iniziativa organizzando un momento online, sul proprio sito web: «Siamo chiamati tutti ad aderire a questa iniziativa per far salire al cielo la nostra preghiera sentita, uniti alla sofferenza di quanti stanno vivendo questo dramma. Ci riuniremo online il 17 ottobre, dalle ore 18 alle ore 19, forti e uniti nella preghiera e nel digiuno».
Anche le Acli hanno risposto all'invito del Patriarca, promuovendo momenti di preghiera e digiuno a livello personale, familiare e comunitario. Il presidente nazionale delle Acli, Emiliano Manfredonia, ha sottolineato l'importanza della pace, costruita sulla giustizia, sul dialogo e sul coraggio della fraternità.
Intanto la Rete Sbilanciamoci, che riunisce 51 organizzazioni e reti della società civile italiana impegnate sui temi della spesa pubblica e delle alternative di politica economica, in una nota condanna l'aggressione di Hamas contro la popolazione civile israeliana, definendola una violazione di trattati e convenzioni internazionali.Allo stesso tempo, esorta Israele a non utilizzare la sua potenza militare contro la popolazione civile della Striscia di Gaza e si appella al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite perché chieda un cessate il fuoco immediato, convocando una Conferenza di pace che risolva la questione israelo-palestinese attraverso la formula dei
"due Stati per i due Popoli".